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“Non posso mettere la mascherina, lottiamo per i diritti umani anche dopo il Covid”, l’appello di Maria Rosaria lesbica e disabile
“Sono Maria Rosaria Malapena. Sono donna, lesbica, disabile dalla nascita e napoletana” Comincia così l’appello dell’attivista della comunità lgbt. “Ho una fidanzata che vive in Toscana, e siamo molto innamorate l’una dell’altra. Mia madre non è più giovanissima di cui devo prendermi cura, e ho sempre lottato tantissimo per me e per gli altri per una vita ed una società migliore. Da febbraio, da 9 mesi, con questo covid 19 è diventato per me tutto più complicato. Non mi è facile neanche mettermi e togliermi la mascherina, con la mia patologia soffro di nausea e mi viene da vomitare. A marzo e aprile non potuto vedere la mia fidanzata e le soffrerenze sono state tante”. In questi giorni di proteste contro le misure restrittive dovute all’epidemia coronavirus, Maria Rosaria si augura che “passata questa pandemia tutto il popolo continuerà a scendere in piazza per i diritti umani, e si lottasse per una vera unità, e che si continuasse lottare e a scendere in piazza per dare voce a chi non ne ha”.