Napoli - 26 Settembre 2021

Netturbino sporca le strade di Napoli, il video-fake è virale: “Bastava una telefonata”

Succede che un cittadino o un commerciante invia un video al consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e, quest’ultimo, che sempre più spesso rimarca il suo essere giornalista professionista da oltre un decennio, si limiti semplicemente a fare da passacarte, pubblicandolo senza alcuna verifica. Venendo meno di fatto sia a quanto impone, o imporrebbe (perché del nostro ordine professionale latitano), la professione giornalistica, sia al suo ruolo di rappresentate delle istituzioni che oltre a denunciare alla stregua di un influencer qualsiasi cosa sui social, dovrebbe anche provare a risolvere i problemi o, almeno, a relazionarsi con gli altri enti istituzionali, rinunciando ogni tanto alla gloria effimera dei social.

Capita così che un video in cui si vede un operatore di Asia, l’azienda del comune di Napoli che si occupa della raccolta dei rifiuti, spostare con i piedi alcuni rifiuti caduti da un cestino presente in strada, diventi virale a livello nazionale, con i principali media che raccolgono la denuncia del consigliere-giornalista-influencer (“sparge rifiuti in strada e va via”) senza provare a far luce su quanto accaduto e ‘sparano’ le immagini in homepage o addirittura sul cartaceo, contribuendo a danneggiare ulteriormente l’immagine di un città, Napoli, già ricca di problemi e contraddizioni ma che non ha bisogno di fake news. 

Consigliere poi che punta subito il dito, da giustizialista di razza, contro i dipendenti di Asia chiedendone l’immediata rimozione perché “si tratta di un gesto inqualificabile per il quale chiedo all’azienda di prendere provvedimenti severi nei confronti di questi due lavoratori e degli altri eventualmente presenti”. Poi la chicca: “Sono sicuro che in questo periodo di grande crisi occupazionale sono in tanti che vorrebbero il loro posto per lavorare onestamente”.

Eppure bastava fare una telefonata all’Asia, e nella fattispecie alla presidente Maria De Marco, per chiedere delucidazioni sul comportamento dell’operatore in questione. I fatti risalgono alle prime ore del mattino del 25 settembre. Il primo camioncino, dedito alla raccolta dei rifiuti lasciati all’interno dei cestini presenti lungo il marciapiede, passa lungo il Corso Vittorio Emanuele poco dopo le 3.30.

“Come si vede chiaramente nel filmato inviato al consigliere Borrelli che, inconsapevolmente monta, perché preso dall’enfasi non si preoccupa di verificare, il nostro lavoratore – spiega De Marco – apre il cestino e i rifiuti cadono dallo sportello. Con molta evidenza si nota che all’interno non c’è il sacco che raccoglie i rifiuti. Non sappiamo il perché ma questo lo verificheremo. Il netturbino proprio per non lasciarli sul marciapiede, con i piedi li sposta a bordo strada in attesa dell’arrivo, successivo, degli spazzini”. Arrivo che puntualmente c’è stato qualche ora dopo, prima dell’alba, così come ogni mattina.

Si tratta, secondo la presidente di Asia, di “un frainteso anche perché il video si interrompe bruscamente. Dispiace perché Borrelli ci tiene alla città, è sempre molto attivo nel raccogliere le denunce dei cittadini ma lanciare frecce avvelenate contro i lavoratori Asia non è giusto. Si tratta di persone esposte sempre più spesso a critiche a volte ingiustificate, altre volte invece giustificate e quando questo c’è colpa, c’è la punizione. L’immagine ci dice che il lavoratore con i piedi ha cercato di togliere dalla strada i rifiuti, lasciandoli lateralmente in attesa del passaggio successivo degli spazzini, addetti a pulire materialmente le strade”.

“Dispiace – prosegue De Marco – perché a Borrelli hanno mandato solo quelle prime immagini e non quelle successive dopo la strada veniva liberata dai rifiuti caduti dal cestino. Mi auguro che tutte le prossime volte in consigliere mi cerchi per parlarne prima di pubblicare simili video. Dispiace perché Borrelli svolge un lavoro prezioso per la cittadinanza, è un punto di riferimento di molti cittadini ma talvolta bisogna verificare bene prima di pubblicare le numerose segnalazioni che gli arrivano”.

Non è la prima volta infatti che il consigliere-giornalista inciampa in casi di fake news. Celebre nel luglio del 2020, quella ripresa anche dai media nazionali di un bambino alla guida di un autobus pubblico. Una figuraccia finita, come sempre più spesso accade, nel dimenticatoio. 

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