Politica - 21 Maggio 2022

Napoli, Berlusconi: “Forza Italia è centro alternativo alla sinistra e distinto dalla destra”

Silvio Berlusconi ha concluso la convention di Forza Italia a Napoli presso la Mostra d’Oltremare con un discorso di circa un’ora. Lo fa non prima di aver ringraziato la città che lo ospita. “Grazie per l’accoglienza affettuosa – ha affermato – Napoli è una città che amo. Mi hanno sempre detto che io sono un napoletano nato a Milano. Che ero un vulcano di idee e ho scritto più di cento canzoni napoletane”.

Sui contenuti del discorso, Berlusconi sceglie di iniziare dal comunismo, dalla differenza tra democrazie liberali e regimi comunisti. “Nel 1948 – Racconta – ero già in campo per difendere la libertà. E cosa facevo? Attaccavo manifesti. Uno di questi riportava ‘Nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no”.

Ha dato poi rassicurazioni sulla tenuta del governo: “Forza Italia ha voluto il governo di unità nazionale e lo sostiene con convinzione. Noi lavoreremo per non disperdere quanto di buono ha fatto il governo Draghi. Un governo che abbiamo voluto noi per primi e sosterremo lealmente fino alla fine”.

Poi sul partito “che si fonda sulle idee e sui principi liberali, cristiani, garantisti e europeisti”. E successivamente sullo scacchiere interno al centrodestra: “Dobbiamo riflettere liberamente su quello che ci deve poter capitare se la sinistra andasse al governo – ha spiegato – Avremo meno libertà. Sentiamo il dovere di tornare a rappresentare quella maggioranza degli italiani, che si riconosce nelle nostre idee e che oggi invece è dispersa e delusa. Forza Italia non è solo una parte del centrodestra. Forza Italia è il centrodestra. Senza questa sarebbe una destra-destra”.
Conclude: “Siamo un centro alternativo alla sinistra e distinto dalla destra. Abbiamo lavorato 28 anni per tenere in vita un centrodestra di governo, capace di vincere le elezioni, capace di governare il paese, autorevole e credibile nel mondo. E ci siamo riusciti. Ma per vincere deve avere una forte connotazione liberale, cristiana, garantista, europeista e atlantista”.

Poi l’appello sui referendum: “Che gli italiani vadano a votare e diano il loro voto su un argomento che prima o poi potrebbe riguardarli tutti personalmente. Sono referendum che contribuirebbero a cambiare il rapporto Stato-cittadino, fare dell’Italia un paese più garantista e quindi più libero”.

Sull’Ucraina il Cavaliere non ha dubbi: “L’ucraina è il paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi”. Infine la promessa di un ritorno in campo per il 2023: “Da oggi siamo tutti mobilitati per vincere” ha detto alla platea di fedelissimi.

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