Matteo Renzi nuovo direttore del Riformista: “Sfida in linea con la mia esperienza politica”

Penso che un giornale libero debba avere questa capacità, ovvero offrire una narrazione possibile, un racconto, una verità che nel caso del Riformista sta nel proprio nome.

Tra l’approccio dei sovranisti e l’approccio di una sinistra radicale c’è un mondo di una parte di Paese che c’è e che crede nel lavoro e non nel reddito di cittadinanza, che crede sia una follia bloccare ChatGpt perché non si blocca l’intelligenza artificiale per decreto, che non crede nelle politiche dei sussidi ma nell’industria 4.0 e che crede che non si possa essere sovranisti in un mondo globalizzato.

Questo per noi è il riformismo, e il riformista deve essere il giornale che da voce a questo mondo qua, la casa di coloro i quali pensano che l’anima del riformismo non sia una parola fredda ma una comunità accogliente, calda, divertente se possibile.

E su questo siamo pronti a tutte le sfide educative e culturali, ed io la considero molto in linea con la mia esperienza politica.