La Contro-Rassegna - 17 Ottobre 2022

Prado: “L’Italia non è pronta a chiedere scusa per le leggi razziali”

Oggi Christian Rocca, direttore de Linkiesta pubblica un proprio articolo intitolato così: “Se non ora quando? L’Italia chieda formalmente scusa agli ebrei per le leggi raziali”, e si augura che Giorgia Meloni nell’assumere l’incarico si rivolga alla Nazione d’accordo con il presidente della Repubblica e chieda formalmente scusa per le leggi razziali. Bene, io credo che non succederà mai. In primis per ragioni comprensibilmente tattiche, perché l’Antifascismo di regime reagirebbe dicendo: “ma come, in nome dell’Italia? Tu che hai la fiamma nel simbolo..” insomma, è roba sua, e questa è la prima ragione che credo sconsigli a Giorgi Meloni di fare un discorso del genere. Il secondo motivo, più profondo, più vasto, riguarda il fatto che l’Italia, un discorso del genere, non è disposta a sentirselo fare. Perché il fatto che l’Italia sia responsabile come nazione, come popolo di quello che è successo, è un fatto non digerito.

L’Italia non ha fatto i conti con il proprio fascismo e fare il discorso che ha fatto Rocca significa semplicemente distruggere settant’anni di narrativa contraria, una narrazione secondo il quale il fascismo fu una parentesi, un virus inoculato non si sa da chi in un corpo completamente sano. Infine, il ristabilimento della vera essenza dell’Italia: un Paese, un popolo intrinsecamente democratico. Quel discorso Giorgia Meloni non lo farà per questi due motivi. Il promo perché le sarebbe rinfacciato, il secondo perché l’Italia non ha orecchie pronte a sentirsi fare quel discorso.

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