
Licei occupati a Roma, gli studenti: “Vogliamo essere ascoltati”
L’occupazione del liceo Virgilio è la quinta in un mese a Roma. Una protesta, quella degli istituti romani, che si allarga ma che non crea particolari allarmi alle forze dell’ordine. A occupare studenti e studentesse che cercano di “essere ascoltati, contro lo scaglionamento degli orari, i programmi arretrati, la mancanza di spazi di socialità”. Proprio la socialità è l’elemento che più caratterizza queste rivolte. “Veniamo da due anni di pandemia e reclusione – spiega Irene del collettivo autorganizzato del liceo Virgilio – a scuola mancano momenti di contatto e conoscenza che non vadano oltre lo schematismo dei programmi e della disciplina”. La giornata è scandita da orari che stabiliscono turni di guardia e corsi alternativi ai programmi ministeriali: “Qui cerchiamo di proporre la scuola che vorremmo, una scuola che parli di noi, di sessualità, di rapporti di genere, che offra uno spunto critico alla realtà”.
Video: La Presse