La rottura di Calenda con il Partito Democratico e il cessate il fuoco a Gaza mediato dall’Egitto, le breaking news di Riformista Tv
“Le regole nel centrodesta si conoscono. A differenza di quello che piace molto alla stampa, non farò la campagna elettorale parlando di nomi, premier e ministri. Il partito che prende più voti in una coalizione propone il nome di chi vorrebbe fosse indicato premier. Poi spetta al presidente della repubblica. Il nome sono io, perché non dovrebbe esserlo?”. A dirlo è la leader di FdI Giorgia Meloni.
La coalizione costruita da letta perde un pezzo, quello di Carlo Calenda. “E’ una delle decisioni più sofferte” spiega il leader di Azione, motivando lo strappo con gli accordi stretti dal PD con SI, Verdi, Di Maio e Tabacci. Ma i Dem ricordano che “Lui sapeva bene che ci sarebbero state intese anche con loro tanto che aveva chiesto che Fratoianni e Bonelli non fossero candidati all’uninominale”. Richiesta peraltro “accolta”. Letta comunque va avanti, mentre Calenda valuta se fare un terzo polo con Renzi. Per renzi sarebbe una ‘grande opportunità’. Oggi la direzione di +Europa. Bonino: “Noi fedeli al patto con il PD, non è serio cambiare opinione ogni 3 giorni”.
Regge il cessate il fuoco a gaza dopo la mediazione dell’Egitto. Israele riapre il valico commerciale di kerem shalom, la cui chiusura aveva provocato lo stop della centrale elettrica di gaza e il valico di Erez da dove transitano 14 mila palestinesi impiegati in Israele. Nella zona vicina alla striscia, Israele mantiene ancora “alcune misure prudenziali”: agli agricoltori viene vietato di raggiungere i campi vicini ai reticolati di confine. Nell’operazione ‘Breaking Dawn’ Israele ha colpito a gaza 170 obiettivi attribuiti alla jihad. E da gaza sarebbero partiti 1.100 razzi. Biden plaude al cessate il fuoco e dice che “israeliani e palestinesi meritano di vivere in sicurezza”.
Il comando del teatro orientale dell’esercito popolare di liberazione fa sapere che le manovre militari proseguono anche oggi nel mare e nello spazio aereo intorno a Taiwan. La tensione nello stretto di Taiwan “è stata provocata dagli usa” che “devono assumersi la piena responsabilità e le gravi conseguenze per tutto questo” dice il portavoce del ministero della difesa cinese.
L’incendio che da sabato divampa nei boschi di Arnasco e Villanova d’Albenga (Savona) continua ad avanzare e nella notte la situazione è diventata critica intorno all’aeroporto di Villanova dove sono state sfollate 70 persone. La situazione è problematica lungo la strada provinciale 453, a marina verde e soprattutto a borgo verde e in località Coasco, dove alcune abitazione sono bruciate. Gli sfollati al momento sono 120.