
Infermieri allo stremo, carenze croniche: “Siamo agli ultimi posti in Europa”
“Abbiamo lavorato molto in questi anni per l’infermiere di famiglia, una vera e propria bussola sul territorio per evitare il più possibile l’ospedalizzazione del cittadino. Una figura che esiste ma che è ancora in numero assai ridotto”. A parlare è Paolo Boldini, vicepresidente dell’ordine delle Professioni Infermieristiche di Brescia, che elenca una delle numerose carenze della categoria. Carenze messe ulteriormente a dura prova nell’ultimo anno a causa dell’emergenza coronavirus.
“Il rapporto tra cittadino e numeri di infermieri ci troviamo agli ultimi posti in Europa” denuncia Boldini che spiega: “La carenza non è un dato di oggi. E’ provocata dall’aumento del numero di colleghi andati in pensione e dal mantenimento fermo, da alcuni anni, del numero di posto in università. Quindi noi chiediamo un aumento proprio di quest’ultimi posti”.