Il video dell’attentato all’auto di Dugin: la morte della figlia Darya e la disperazione dell’ideologo di Putin
E’ quella di un attentato l’ipotesi più plausibile dietro la morte di Daria Dugina, 30 anni, commentatrice politica, giornalista e figlia di Oleksandr Dugin, da molti considerato l’ideologo del presidente russo Vladimir Putin. La donna è morta sabato sera in seguito all’esplosione dell’auto sulla quale viaggiava alla periferia di Mosca. L’episodio è avvenuto verso le 21.45 locali del 20 agosto nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi, a circa 20 chilometri a ovest rispetto alla capitale russa.
Secondo una prima ricostruzione Dugina era da sola alla guida di una Toyota Land Cruiser Prado, di proprietà del padre, quando è avvenuta l’esplosione. Su quell’auto avrebbe dovuto esserci anche il genitore, ritardato tuttavia da un contrattempo dopo aver partecipato, in compagnia della figlia, a un festival letterario, “Tradizione e storia”, e salito su un’altra auto. Circostanza che porta gli investigatori a ipotizzare che il vero obiettivo di quello che sembra essere a tutti gli effetti un attentato era proprio Dugin.
Dopo la deflagrazione – hanno raccontato alcuni testimoni – l’auto si è rovesciata ed è finita fuori strada. Il corpo carbonizzato (e irriconoscibile) della vittima è stato recuperato dai soccorritori giunti sul posto. In diversi video che girano in rete si vede Dugin disperato, con le mani nei capelli, a pochi metri dall’auto in fiamme.