
Il video dell’attacco dove sono stati uccisi i due italiani in Congo
Rocco Leone è l’unico italiano sopravvissuto alla strage avvenuta lunedì mattina, 22 febbraio, in Congo. Sono passate da poco le 10 quando nel villaggio di Kibumba, a tre chilometri da Goma, nel cuore della foresta del Paese africano due jeep bianche (non blindate) del Programma alimentare mondiale ‘Pam’ sono dirette alla a volta del comune di Kiwanja, in territorio di Rutshuru, per far visita alla scuola di un villaggio.
Leone si trovava sulla jeep, con i distintivi Onu sulle portiere, insieme ad Attanasio, Iacovacci, due autisti, due bodyguard congolesi: sette persone in tutto. Alla missione avrebbe dovuto partecipare anche l’addetto consolare Alfredo Russo ma all’ultimo è rimasto a casa.
Secondo una prima ricostruzione, “a circa 25 chilometri dalla città di Goma, la prima autovettura, sulla quale viaggiavano le vittime, è stata oggetto di colpi di arma da fuoco esplosi da un gruppo armato che avrebbe agito per rapinare il convoglio e/o sequestrare personale dell’Onu”. Dopo aver ucciso l’autista, sempre secondo la prima ricostruzione, gli assalitori “hanno aperto il fuoco sugli altri occupanti del veicolo; subito dopo hanno prelevato dal mezzo l’ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci, presumibilmente al fine di rapirli e chiedere poi un riscatto in denaro”.
A quel punto, seguendo la ricostruzione dell’intelligence, un addetto alla sicurezza dell’Onu che viaggiava sulla seconda vettura (non colpita da proiettili) ha intavolato “una trattativa con gli assalitori, chiarendo lo status dei connazionali”.
Successivamente vi sarebbe stato uno scontro a fuoco tra gli assalitori ed elementi appartenenti alle forze Rangers ed all’Esercito congolese intervenuti dopo aver sentito i primi spari. Conflitto a fuoco dove hanno perso la vita i due italiani e il loro autista.