Il video del professore aggredito da collettivi Pro-Pal durante la sua lezione all’Università di Pisa
Un gruppo di studenti Pro-Pal ha fatto irruzione in un’aula del Polo Piagge dell’Università di Pisa, interrompendo la lezione del Dipartimento di Scienze Politiche tenuta dal professor Rino Casella, docente associato di Diritto Pubblico Comparato. L’episodio è avvenuto nella tarda mattinata di martedì 16 settembre. Circa una quindicina di persone hanno occupato l’aula. Sul canale Instagram del collettivo pisano ”Studenti per la Palestina”, il docente è stato definito ”sionista”, e sono state pubblicate foto e video dell’azione. Secondo quanto riferito, Casella avrebbe tentato di opporsi all’ingresso degli attivisti, ma senza successo. A seguito dell’episodio, il professore si è recato al pronto soccorso per alcune contusioni riportate nel tentativo di fermare l’irruzione, e successivamente ha sporto denuncia presso la questura.
A condannare l’episodio Azione Universitaria Pisa che “esprime la propria piena solidarietà al professor Casella, aggredito questa mattina durante la sua lezione da parte dei collettivi, che hanno interrotto con la violenza un momento di didattica impedendo agli studenti di esercitare il loro diritto allo studio. Condanniamo con forza i metodi mafiosi dei collettivi di sinistra, incapaci di confrontarsi in un dibattito sano e democratico, e sempre più dediti a imporre le proprie posizioni con la prepotenza. Allo stesso tempo, condanniamo la decisione del governo israeliano di autorizzare nuovi insediamenti in Cisgiordania e gli attacchi contro civili inermi. Ma ciò non legittima in alcun modo i collettivi a colpire altri con la violenza, a interrompere lezioni, a calpestare i diritti degli studenti. Se davvero la loro intenzione è quella di aiutare la popolazione civile di Gaza, li invitiamo ad attivarsi attraverso i canali umanitari già operativi, fornendo beni di prima necessità di cui la popolazione ha un disperato bisogno, invece di trasformare le università in palcoscenici di intolleranza e violenza”.
