
Il risultato elettorale dell’estrema sinistra, Prado: “Errore di prospettiva considerarlo modesto”
Oggi sui giornali c’è talmente tanta roba che si rischia di non trovarci nulla. Mi occupo di un orlo della fotografia generale e lo faccio tramite un articolo sul Manifesto a firma di Norma Rangeri che, in modo secondo me discutibile, tocca un punto importante della questione riguardante la sinistra.
Rangeri dice: “E’ invece modesto, se si fermerà poco sopra la tagliola del 3%, il consenso di Sinistra italiana-Verdi, equivalente a quello di +Europa”.
Considerare modesto questo risultato della sinistra di Fratoianni e Bonelli è secondo me un errore di prospettiva. Perché considerata l’alleanza con un partito che si presume non molto diverso, ritagliare un 3% non è affatto poco e ritagliarlo con l’ostentazione di caratteristiche chiare la dice lunga.
Dice per esempio – questo è il mio giudizio – che se il Pd avesse assunto con maggiore nettezza, con minore ambiguità le caratteristiche che hanno rifornito di quel presunto 3% Fratoianni e Bonelli avrebbe avuto un riscontro decisamente più appagante.
Se il Pd fosse stato meno ambiguamente anti liberale, statalista, antiamericano, se avesse aggiunto con maggiore disinibizione questo tratto sarebbe andato molto molto meglio. In realtà quella sinistra più piccola associata e cioè quella di Bonelli e Fratoianni non è altro che la versione esplicita del Pd. Poi ci si può dividere sul fatto che la sinistra debba essere come ha deciso di essere o debba perseguire l’obiettivo di diventare qualcos’altro.
E’ rappresentativo quel 3% che ha preso quel piccolo alleato, perché è più genuino rispetto al 18/19% del Pd.