La Contro-Rassegna - 30 Maggio 2022

Il Papa e la guerra, Prado su diatriba Socci-Foglio: “Non paragonate l’aborto a tirare bombe sulle persone”

Per un laico assistere allo spettacolo dei politici di destra e di sinistra che fanno proprio e impugnano il discorso papale, che fanno del Papa il proprio punto di riferimento per ogni iniziativa, presa di posizione, dichiarazione, è abbastanza avvilente. Destra, sinistra, comunisti, fascisti. Uno spettacolo a cui non si vorrebbe assistere in un paese che dovrebbe essere nato laico.

Ma nel richiamo al monto papale bisognerebbe quantomeno evitare di buttarci dentro cose che dovrebbero rimanere separate. Per esempio, oggi Antonio Socci su Libero in una polemica col Foglio di Giuliano Ferrara, a cui Socci addebita un’ambivalenza (“siete anti-abortisti come Francesco ma sulla guerra non state dalla stessa parte”), scrive: “Doveva forse benedire i bombardieri e le atomiche? No. Francesco, a differenza del Foglio ferrariano, difende la sacralità della vita umana sempre. Sia condannando la guerra, che condannando l’aborto. Mentre a sinistra magari c’è chi condanna la guerra ma approva l’aborto”.

Della guerra e dell’invio delle armi si può pensare ciò che si vuole. Si può anche dire “il Papa è con me non con te”, va bene strappatevelo dalle mani. Ma perché ficcarci dentro l’aborto? Il sotto messaggio rischia di sottendere un tratto di blasfemia che dispiace in bocca a un cattolico e di essere che l’aborto è cosa comparabile a tirare bombe sulle persone. È proprio necessario infilare nella polemica questioni così apertamente diverse? Così scandalosamente non equiparabili? La guerra per l’esclusiva papale va bene ma non tirate in mezzo cose che non c’entrano.

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