
Il flusso di gas di Nordstream scende al 20% e anche Rossella Sessa dice addio a Forza Italia, le breaking news del Riformista Tv
L’operatore di rete tedesco Gascade – che gestisce il Nordstream 1 – ha annunciato che i rifornimenti di gas attraverso Nord Stream sono scesi al 20% a causa della chiusura di un’altra turbina. Vola intanto a 225 euro a metro cubo, +12%, il prezzo del gas ad Amsterdam, timori sugli approvvigionamenti in vista dell’inverno. A Londra le quotazioni salgono del 9%.
Rossella Sessa lascia il gruppo di Forza Italia alla Camera e passa al Gruppo misto. Una nuova uscita dopo la decisione di non votare la fiducia al governo Draghi dopo quelle dei ministri Gel mini, Brunetta e Carfagna, e di alcuni altri parlamentari. ‘Una decisione necessaria – afferma in una nota. Resto convinta che la crisi determinata soprattutto dalle scelte degli alleati, vada contro gli interessi del mondo moderato, delle imprese, dei cittadini del Mezzogiorno dove rischiano di interrompersi investimenti mai visti negli ultimi vent’anni’.
‘Spero che nessuno ponga veti perche’ questo non e’ il momento dei veti’, ha detto il sindaco di Milano Sala, parlando della necessita’ di creare un campo largo del centrosinistra in vista delle elezioni, alla luce dell’incontro che ha avuto ieri a Roma con Di Maio e Letta. ‘Di Maio ha manifestato a Letta la disponibilita’ a fare parte del centrosinistra. Se qualcuno giudica negativo il fatto di allargare un campo che parte sfavorito lo dica, ma se non si prova ad allargare il campo si perde’.
E’ iniziato lo sciopero del personale di terra della Lufthansa, che ha annunciato per oggi la cancellazione di oltre mille voli dagli scali tedeschi di Monaco e Francoforte. Una protesta indetta dal sindacato Verdi dalle 3.45 del 27 luglio fino alle 6 del 28. L’iniziativa colpira’ 134mila passeggeri che dovranno cambiare i propri piani nel pieno delle ferie. Il sindacato rivendica un aumento degli stipendi del 9,5%, a patire da un minimo di 350 euro. Misura che riguarda 20mila dipendenti.
Il divario tra la dinamica delle variazioni dei prezzi e delle retribuzioni contrattuali, nei primi sei mesi dell’anno, arriva a quasi 6 punti percentuali. Lo rileva l’Istat, sottolineando che la retribuzione oraria media nel periodo gennaio-giugno 2022 e’ dello 0,8% piu’ elevata rispetto allo stesso periodo del 2021. L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a giugno 2022 segna un aumento congiunturale dello 0,3% e dell’1,0% rispetto a giugno 2021.