
Elezioni, Paita (IV): “Il Partito Democratico interpreta l’Italia che ha deciso di non scegliere”
Per l’approfondimento politico elettorale su Riformista Tv, Aldo Torchiaro a Sotto Torchio intervista la deputata Raffaella Paita candita capolista al Senato in Liguria e nel Lazio con Italia Viva e Azione (Italia sul serio).
Già impegnata su tematiche di infrastrutture e trasporti, il commento della deputata sul termovalorizzatore a Roma ampiamente osteggiato dai 5 Stelle: “Di queste infrastrutture abbiamo bisogno. Roma è una città che merita di ritornare al suo splendore. Per poterlo fare, abbiamo bisogno di infrastrutture che abbiano la capacità di trasformare i nostri rifiuti in energia. Queste sono ormai infrastrutture pulite, tecnologicamente avanzate. Incredibile che qualcuno diffidi di questo tipo di scelta”.
Se il modello Genova possa essere applicato anche ad altre realtà: “Assolutamente si. Io l’ho proposto addirittura per le navi rigassificatrici. Ho presentato un emendamento che accorcia tutti i tempi. I tempi di progettazione, quelli di autorizzazione e di realizzo. Questo senza inficiare sulla buona realizzazione, che deve avvenire secondo regole di trasparenza”. La sfida alla Capitale: “A Roma è accaduto qualcosa di incredibile. Questa scelta non è stata digerita dal movimento 5 Stelle, in realtà nessuno parla delle responsabilità che il governatore del Lazio ha sulla vicenda. La colpa è sia dei 5 Stelle che di Zingaretti, che avrebbe potuto collocare all’interno di un suo piano dei rifiuti il termovalorizzatore. Zingaretti non lo ha voluto fare– per pavidità e per la presenza di una maggioranza dove dentro ci sono i 5 Stelle. Tale scelta è stata trasferita sul livello nazionale, generando la crisi nota a tutti”.
Paita punta il dito sui protagonisti dell’immobilismo: “Parlo dell’Italia interpretata molto bene da Partito Democratico che per atteggiamenti pavidi, per assenza di coraggio e di visione spesso non dice né si né no, lasciando che altri scelgano. Questo crea delle ricadute su città importanti che devono avere un prestigio internazionale, come Roma. È una ferita enorme. Noi siamo collocati con orgoglio e senza alcun tentennamento nell’Italia dei si”.
Il bilancio su Roma, ad un anno dalle amministrative: “Se avesse vinto Carlo Calenda la condizione sarebbe in condizioni differenti. Alcune delle scelte sarebbero state avviate. Penso al tema dei trasporti. È incredibile che in questa città non ci si possa muovere con i mezzi pubblici. Significa fare male alle persone più deboli”.
La discussione vira sulla partecipazione di Carlo Calendo al dibattito tra Letta e Meloni sulla web tv del Corriere: “C’è un tentativo da parte dell’informazione di provare a giocare lo schema di un possibile bipolarismo che in realtà non c’è”. “Calenda – spiega Paita – ha fatto bene a lanciare questa provocazione. Sono convinta che l’unica possibilità di non avere un’affermazione netta della destra in questo paese sia il fatto che il terzo polo riesca a conquistare il 10 percento dei consensi. Con la riapertura dei giochi, proveremmo a riportare Mario Draghi presidente del Consiglio”. Paita manifesta preoccupazione per la possibilità di Meloni premier: “L’idea che possa trattare il patto di stabilità o il tetto del gas mi preoccupa moltissimo per l’assenza di competenze e di autorevolezza che questa persona ha o ha dimostrato”.