Politica - 26 Settembre 2022

Elezioni 2022, Calenda: “Il paese ha consapevolmente scelto la strada del populismo, serve un cambiamento politico e culturale”

La conferenza stampa del leader di Azione, Carlo Calenda, all’indomani del voto.

“Quello che dovremo costruire noi è un polo del buon governo, del pragmatismo e della serietà. Partiamo da basi solide ma quello che faremo nelle prossime settimane è avviare subito un cantiere affinché questo processo sia ancora più ampio e inclusivo e deve diventare un grande partito liberale, popolare e riformista in un tempo breve per dare seguito all’investimento di fiducia che molti hanno fatto.

Siamo quelli che in campagna elettorale hanno promesso di meno, siamo partiti dal dato di realtà, abbiamo cioè cercato di parlare sempre un linguaggio di grande verità al paese e penso che dobbiamo continuare a farlo.

Noi abbiamo dato al paese un’alternativa non populista, il paese ha consapevolmente scelto di andare avanti sulla strada del populismo e c’è un paradosso qui perché il 50% degli italiani dichiara di apprezzare l’operato di Draghi, dobbiamo riflettere sul fatto che apprezziamo Draghi e Mattarella ma poi più di due terzi degli italiani votano politici che possono essere considerati l’opposto di quel modo di fare politica e di quel modo di rappresentare l’Italia.

In democrazia l’elettore è il re e le scelte sono insindacabili tuttavia noi riteniamo che questa dinamica che porta le persone a votare come fossero al televoto del Grande fratello per chi urla di più, promette di più e realizza di meno è quello che ha fatto declinare negli ultimi 30 anni l’Italia e che in un momento in cui c’è la guerra, l’inflazione, l’energia a costi proibitivi, i tassi d’interesse che crescono e il prossimo anno la recessione rappresenti un rischio mortale.

La nostra battaglia è stata e sarà una battaglia contro questo modo di fare politica. Pensiamo che sia un lavoro lungo perché non è solo politico ma anche culturale. Altrimenti vedremo come sempre abbiamo visto partiti populisti che crescono quando sono all’opposizione e crollano quando sono al governo. E un paese con sempre più astenuti e sempre più persone che si dichiarano insoddisfatte di persone che però hanno votato”.

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