Draghi al Meeting di Rimini, Prado: “I resoconti opposti di destra e sinistra”
Oggi i giornali più collocati a destra o a sinistra riportano le osservazioni che hanno fatto su Draghi al meeting di Rimini in modo prevedibilmente contrapposto, con un atteggiamento opposto l’uno rispetto all’altro.
A destra chi sostiene che Draghi con il suo discorso abbia fatto una ricognizione delle cose che non vanno a sinistra e dall’altra parte che abbia invece fatto una ricognizione delle cose che non vanno a destra e in particolare dei programmi che la destra coltiverebbe in vista della sua prevista esperienza di governo.
Questo dice abbastanza chiaramente che in realtà Draghi era guardato dalle due parti non tanto come colui con il quale occorreva stare ma colui contro il quale era inopportuno stare.
Questo spiega abbastanza bene conseguentemente come quell’esperienza di governo fosse minata in radice da questa reciproca inconsistenza, dalla scarsa convinzione di entrambe le parti in realtà. Non tanto sulla cosiddetta agenda Draghi che vuol dire, come sappiamo, pochissimo quanto sul comportamento complessivo di un governo sulle grandi faccende da risolvere.
Guerra e pandemia costituivano non tanto un’occasione di governo quanto un’occasione di non governo sulle altre faccende, questa è la grande realtà ed è esplosa ieri con quegli applausi guardati in questo modo contrapposto dalle due parti. E’ esplosa ieri questa inconsistenza, questa ipocrisia, questa irresoluzione dell’atteggiamento di una parte e dell’altra.
Di Iuri Maria Prado