Chico Forti: “A Rebibbia trattato con un re, il comandante Schettino il primo volermi parlare”
Il ritorno in Italia dopo essere stato “congelato” per 24 anni in carcere negli Stati Uniti. L’accoglienza a Rebibbia come un re, con il ‘comandante’ Schettino, quello dell’inchino, del “torni a bordo cazzo” e della tragedia della Concordia (dove morirono 32 persone), tra i primi a volerlo salutare e osannare. L’Amarica cattiva che l’ha fatto rientrare in Italia senza nemmeno un calzino. Il desiderio di tornare presto in libertà, “più prima che poi” secondo l’intervistatore Bruno Vespa.
C’è di tutto nell’intervista ‘esclusiva’ rilasciata a “Cinque minuti”, il programma in onda su Rai 1 e condotto da Vespa. Un Chico Forti considerato innocente a prescindere e che viene trattato già da uomo libero, con la premier in prima linea al suo ritorno in Italia, pronta a farsi immortalare dai fotografi per aver riportato in patria, a furor di popolo, un uomo condannato “ingiustamente” dagli Stati Uniti d’America. Poco importa se prima del governo Meloni anche il governo Conte aveva accelerato sulla vicenda-Forti. La memoria è corta e la propaganda viene prima di tutto. Così come puntuale arriva l’intervista al Tg di fiducia, il Tg1.