Caso Pittelli, Giachetti denuncia intimidazione della procura di Catanzaro: “Perché viene messa agli atti l’attività di un parlamentare?”
“Vorrei davvero poter dire che spero che non sia vero, ma le cose che ho appreso temo siano vere. La Procura della Repubblica di Catanzaro, Direzione distrettuale antimafia, nel presentare ricorso nei confronti della decisione degli arresti domiciliari all’ex deputato Pittelli, nel deposito degli atti relativi al ricorso nei confronti del Tribunale della libertà che aveva assegnato gli arresti domiciliari all’Onorevole Pittelli, tra le altre cose ha allegato alcune interrogazioni parlamentari”. Lo ha detto alla Camera il deputato di Italia Viva, Roberto Giachetti.
“Interrogazioni che sono tutte dentro l’attività parlamentare e che sono figlie di quello che facciamo da una vita in quanto stabilito dalla Legge che prevede che i parlamentari possano fare le ispezioni in carcere per verificare le condizioni dei detenuti. L’articolo 68 della Costituzione difende la libertà dei parlamentari. Stiamo parlando di una persona non condannata. La domanda è: perché viene messa agli atti una precipua, specifica e anche dovuta attività di un parlamentare? Sono stati messi dentro anche articoli di giornale fatti da Il Riformista, uno dei pochi giornali che rispetto alla giustizia e alla magistratura ha una posizione di un certo tipo”, ha aggiunto.
“Allora il dubbio viene, è una forma di intimidazione? E’ un tentativo di gettare ombra su un’attività parlamentare inserendola in un contesto come quello del processo a Pittelli? Non è un caso personale, è un problema di questo Parlamento, è un problema di tutti. E allora io presenterò un’interrogazione ala ministra della Giustizia per sapere quali strumenti ha, per sapere se intende fare qualcosa su questo tipo di attività della Procura della Repubblica. Io penso sia dovere del presidente della Camera di chiedere spiegazioni al Csm così da tutelare la dignità e le prerogative dei parlamentari”, ha concluso Giachetti.