La Contro-Rassegna - 7 Settembre 2022

Caro energia e consumi, Prado: “Se serve, riduciamoli, ma non è una penitenza”

Per la Contro Rassegna su Riformista Tv, Iuri Maria Prado sulla questione del stop alle forniture di gas dalla Russia e sul piano di risparmio prende le mosse da un articolo su Avvenire.

“Questa è una questione – spiega – un andazzo che pervade non da oggi tutta la stampa, tutta l’informazione a destra, sinistra e al centro”. Legge il titolo ‘Più sobri e minacciati’. Prosegue: “Si riferisce ovviamente ai provvedimenti di restrizione dei consumi e dei limiti che potranno essere posti alle docce, all’arrosto, alla lunga cottura, allo stufato eccetera…”

“È evidente che se è necessario, se è utile, se è proficuo, se si giudica che occorra adottare questi provvedimenti, bene. Si assumono, si ci uniforma agli effetti di questi provvedimenti con un atteggiamento pragmatico, auspicando che siano utili ed efficaci”.

Con quel ‘Più sobri” nel titolo, il rischio è un altro. Prado: “La deriva moraleggiante che porta a titoli come questo è abbastanza insopportabile. Si tratta di un atteggiamento penitenziale che assomiglia parecchio se non del tutto a quello che era raccomandato durante la pandemia. Vi ricordate quel ‘Ne usciremo migliori’? Ovvero, stare chiusi, tombati in casa come topi”.

“Dire più sobri – riflette – significa che fare tante docce, tenersi in ordine, lasciare la luce accesa fino a tardi, insomma l’uso quotidiano che facciamo normalmente di queste commodities, rappresenti una specie di ubriacatura ovviamente maligna che reclama una sobrietà che ci migliorerà, che ci formerà in un atteggiamento più composto”.
Conclude: “Lasciamo perdere questa roba”.

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