Aborto, Prado: “I numeri crudeli dell’obiezione di coscienza”
L’associazione Luca coscioni ha presentato un rapporto che evidenzierebbe come il ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza sia intralciato dalla notevole presenza di obiettori di coscienza fornendo dati statistici molto contestati, ieri da Avvenire, oggi su Il Foglio. L’accusa è quella di non aver rappresentato fedelmente le statistiche. Un fatto certo è che in più casi si registra una difficoltà nel fare quello che la legge consente alle donne di fare. Scrive il quotidiano diretto da Cerasa: “Un terzo dei medici ginecologi non è obiettore”. Il dover o voler ricorrere all’interruzione di gravidanza non è come acquistare del finocchietto selvatico o birra non filtrata per cui si dice alla casalinga ‘se non li trovi in questo supermercato li puoi trovare nell’altro’. Siamo sicuri che dobbiamo applicare un criterio di questo genere per valutare l’appropriatezza di un sistema che deve garantire quel certo servizio? Forse c’è motivo di dubitarne.