Minacce a Meloni e Crosetto, Sansonetti: “Gesti infami che però non devono spingere a limitare i mezzi di lotta politica”

Mi hanno colpito moltissimo due cose: le minacce alla figlia di Giorgia Meloni, un salto che nemmeno ai tempi miei si faceva. Nessuno ha mai minacciato una bambina, nemmeno i più feroci terroristi degli anni ’70, mi lascia senza parole. La seconda: io non ho capito chi era quel signore che dice fesserie su Crosetto? Perché le diceva con una tranquillità…

Faccio due osservazioni se mi permetti: una, siccome sono un vecchio comunista cito Marx che diceva che la storia si ripete sempre una volta come tragedia e la volta dopo come farsa. Bisogna stare attenti a vedere se è una farsa, certo questo elemento c’è. Ci sono delle persone, dei gruppi politici che un po’ scimmiottano gli anni ’70, ripetono le stesse frasi, mettono a testa in giù i libri e però fa anche un po’ ridere perché non c’è quel clima, non cioè quella situazione, è una situazione del tutto diversa e ripetere gli slogan di 40 anni fa ridere i polli
Però è molto pericoloso. È molto pericoloso e su questo bisogna intervenire, senza però confondere due piani diversi: la lotta politica, anche dura e legittimissima. Piazza e violenza non necessariamente sono la stessa cosa, le cose che noi oggi abbiamo citato solo violenza pura: le minacce alla bambina, il ‘si può menare Crosetto’. Quella è violenza e incitazione alla violenza. Questo non ci deve spingere però a dire ‘allora limitiamo gli strumenti e i mezzi di lotta politica’, io trovo che fare un corteo, anche un corteo combattivo, non necessariamente è violenza e deve essere permesso.

Su questo tutte le forze politiche devono stare molto attente. Sono molto contento che due esponenti del Pd abbiano, con parole molto forti, stigmatizzato l’orrore che è stato fatto contro la Meloni. Un po’ più tranquilla invece mi sembrava la condanna di Conte, che parla solo di condanna. No, bisogna die che sono gesti infami. Quella contro Giorgia Meloni e quella frase su Crosetto sono cose infami.