Marconi, Radio Leopolda: “Renzi e Craxi, una persecuzione giudiziaria molto simile”
Per la rubrica SottoTorchio curata da Aldo Torchiaro sul Riformista TV oggi ospite la giornalista Chiara Marconi, collaboratrice della ministra Elena Bonetti e tra le voci di Radio Leopolda.
“Si tratta della radio dei riformisti – precisa la giornalista – Una radio libera. Tra gli altri, a questo giovane progetto lavora come direttore Roberto Giachetti”. Si tratta di un volto già noto a chi segue Riformista TV: il deputato parlamentare infatti ogni mattina si occupa della rassegna stampa. “Ci sono poi i due vicedirettori – prosegue Marconi – Alessio De Giorgi, spin doctor di Matteo Renzi, e il deputato Marco Di Maio. E poi ancora tantissime voci: dai ragazzi millennial della scuola di formazione politica Meritare l’Europa a Rita Bernardini che affronta il tema delle carceri”.
A proposito della guerra in Ucraina che con la scoperta di fosse comuni e la mattanza di inermi quotidianamente riempie l’attualità, questo il commento di Marconi: “In queste fosse comuni è stata ritrovata anche la sindaca Olga Sukhenko – del villaggio di Motyzhyn – Ma comunque sono tantissime le notizie di atrocità perpetrate ai danni di donne e bambini.
Fa un certo eco la notizia dell’espulsione di trenta diplomatici russi dall’Italia: “Purtroppo sono quarantuno i giorni di guerra. Pensavamo che non sarebbe durata non più di due settimane. E si prospettano degli scenari dei più terribili e terrificanti”.
Se nessuno aveva previsto una così duratura tenuta del conflitto, forse non esiste più una classe dirigente capace di leggere e prevedere i fenomeni, è l’analisi di Torchiaro. Dunque, una digressione sulla prima Repubblica e su una classe dirigente diversa, almeno dal punto di vista delle relazioni e delle previsioni. Chiara Marconi è infatti la curatrice di un progetto volto a ricostruire attraverso testimonianze la figura di Bettino Craxi. “Forse uno degli unici grandi leader – argomenta la giornalista – che abbiamo mai avuto. Ero piccola quando scoppiò Tangentopoli. Alla base del progetto c’è la volontà di ripercorrere e aprire anche ai ragazzi di oggi uno spaccato di storia importante”.
“Con Radio Leopolda abbiamo lavorato sulla veridicità degli eventi. Già nel titolo l’intento: Craxi un nodo da sciogliere. Nello svolgere questo lavoro, abbiamo intervistato i due figli Bobo e Stefania anche ripercorrendo quello che è stato il film di D’Amelio, Hammamet, ed allontanando quel racconto di dimensione tutta d’orata nella quale si diceva lì vivessero”.
Ma il caso di Bettino Craxi come capro espiatorio non è un caso assolutamente esaurito nella storia. Forse quello che sta accadendo in questi giorni a Matteo Renzi per le vicende legate alla fondazione Open non è poi così diverso: “Renzi viene dipinto come il mostro. E riprendendo la storia di Craxi, ci pare ci sia un filo rosso tra le due storie, ovviamente molto diverse per storia politica ma molto legate per la questione giustizia”.